lunedì 15 aprile 2019

Best Packaging 2019, la gara degli imballaggi più ecologici

Ecco tantissime novità presenti alla Milano Design Week

Il problema degli imballaggi, spesso e volentieri realizzati in plastica, ha spinto diverse realtà industriali a ripiegare sui modelli “ecologici”. Infatti, i nuovi imballaggi, evoluti e sostenibili, sono realizzati con materiali compostabili, facilmente riciclabili o riciclati, molto più leggeri per consumare meno materie prime. L’obiettivo è utilizzare il mono materiale, progettare nuovamente la forma e ottimizzare le dimensioni, ricorrendo a materiali nuovi quali bio based o prodotti da fonti rinnovabili.

Il concorso Best Packaging, promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio, presenta, per l’edizione di quest’anno, in collaborazione con CONAI, ben 23 soluzioni, che vantano come “plus” l’eco-sostenibilità. Gli imballaggi in gara riguardano il settore alimentare, i trasporti, la logistica e la cura personale. Le nuove proposte sono state esposte dal 9 al 14 aprile nel centro del Brera Design District presso Puorquoi Pas Design (Via Tito Speri 1).
Tra le innovazioni in gara è possibile trovare la Eco Sacco Barriera di Adercarta, in carta riciclabile e compostabile per pescherie e rosticcerie, cioè una carta semitrasparente con un finissimo strato di resina ecocompatibile che la impermeabilizza, mentre Bticino presenta l'astuccio per placche Living Now, in pasta di legno e cartoncino. Coop realizza vaschette con il coperchio per l’ortofrutta in plastica riciclata all'80%, mentre Davines propone i vasetti di plastica per cosmetici per capelli che sono realizzati in Pet riciclato per il 90%. Estathé presenta, per l'estate, la bottiglia di vetro con il tappo a strappo in alluminio, materiali facilmente riciclabili, mentre Kemiplast propone il suo Freshness Paper Bio, un imballaggio per alimenti in carta micro perforata, compostabile e biodegradabile. Nonno Nanni, per il suo stracchino, realizza una confezione totalmente compostabile, mentre l'espresso Coffe promotion Pack di Bioplast presenta imballaggi per caffè in mono materiale polipropilene, più semplice da riciclare rispetto ai poli materiali. In alternativa, la proposta di Cellografica Gerosa con il Pack Cafè, che riduce del 20% il peso dell’imballaggio e il consumo di materie prime. Parmalat e Tetrapak gareggiano con il progetto Green Box, che utilizza cartoni prodotti con cartone riciclato, e inoltre sempre Parmalat, assieme allo Scatolificio Sandra, ha ridotto il peso dei cartoni per lo yogurt, realizzati con materie prime riciclate. In ultimo, Polycart e Conad presentano le buste per mozzarella di bufala in Mater-bi, una bioplastica prodotta da Novamont, totalmente compostabile, mentre il Tubettificio Favia ha realizzato un tubetto per dentifricio in alluminio, con il tappo in plastica biodegradabile.       

Questa kermesse dà la possibilità a tutti di mettersi in gioco per contribuire ad una nuova sfida, cioè il superamento dell’imballaggio in plastica, di difficile smaltimento e altamente inquinante. Partendo da questi primi progetti, è d’uopo una presa di coscienza su larga scala, per far sì che anche altre realtà industriali decidano di “convertirsi” all’imballaggio ecologico. 

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