Ecco tantissime novità presenti alla Milano Design Week
Il problema degli
imballaggi, spesso e volentieri realizzati in plastica, ha spinto diverse
realtà industriali a ripiegare sui modelli “ecologici”. Infatti, i nuovi
imballaggi, evoluti e sostenibili, sono realizzati con materiali compostabili,
facilmente riciclabili o riciclati, molto più leggeri per consumare meno
materie prime. L’obiettivo è utilizzare il mono materiale, progettare
nuovamente la forma e ottimizzare le dimensioni, ricorrendo a materiali nuovi quali
bio based o prodotti da fonti rinnovabili.
Il concorso Best
Packaging, promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio, presenta, per l’edizione
di quest’anno, in collaborazione con CONAI,
ben 23 soluzioni, che vantano come “plus” l’eco-sostenibilità.
Gli imballaggi in gara riguardano il settore alimentare, i trasporti, la
logistica e la cura personale. Le nuove proposte sono state esposte dal 9 al 14
aprile nel centro del Brera Design District presso Puorquoi
Pas Design (Via Tito Speri 1).
Tra le
innovazioni in gara è possibile trovare la Eco Sacco Barriera di Adercarta, in carta riciclabile
e compostabile per pescherie e rosticcerie, cioè una carta semitrasparente con
un finissimo strato di resina ecocompatibile che la impermeabilizza, mentre Bticino
presenta l'astuccio per placche Living Now, in pasta di legno e cartoncino. Coop
realizza vaschette con il coperchio per l’ortofrutta in plastica riciclata all'80%,
mentre Davines propone i vasetti di plastica per cosmetici per capelli che sono
realizzati in Pet riciclato per il 90%. Estathé presenta, per l'estate, la
bottiglia di vetro con il tappo a strappo in alluminio, materiali facilmente
riciclabili, mentre Kemiplast propone il suo Freshness Paper Bio, un imballaggio
per alimenti in carta micro perforata, compostabile e biodegradabile. Nonno
Nanni, per il suo stracchino, realizza una confezione totalmente compostabile,
mentre l'espresso Coffe promotion Pack di Bioplast presenta imballaggi per
caffè in mono materiale polipropilene, più semplice da riciclare rispetto ai poli
materiali. In alternativa, la proposta di Cellografica Gerosa con il Pack Cafè,
che riduce del 20% il peso dell’imballaggio e il consumo di materie prime. Parmalat
e Tetrapak gareggiano con il progetto Green Box, che utilizza cartoni prodotti
con cartone riciclato, e inoltre sempre Parmalat, assieme allo Scatolificio
Sandra, ha ridotto il peso dei cartoni per lo yogurt, realizzati con materie
prime riciclate. In ultimo, Polycart e Conad presentano le buste per mozzarella
di bufala in Mater-bi, una bioplastica prodotta da Novamont, totalmente
compostabile, mentre il Tubettificio Favia ha realizzato un tubetto per
dentifricio in alluminio, con il tappo in plastica biodegradabile.
Questa kermesse dà la possibilità a tutti di mettersi
in gioco per contribuire ad una nuova sfida, cioè il superamento dell’imballaggio
in plastica, di difficile smaltimento e altamente inquinante. Partendo da questi
primi progetti, è d’uopo una presa di coscienza su larga scala, per far sì che
anche altre realtà industriali decidano di “convertirsi” all’imballaggio
ecologico.
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