domenica 21 aprile 2019

Creare una holding per gestire l’immenso patrimonio dei beni confiscati alle mafie

Ecco l’idea del Presidente dell'Eurispes

Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes, durante il convegno “Beni confiscati: razionalizzazione delle procedure di gestione e destinazione”, organizzato presso il Circolo Antico Tiro a Volo a Roma e a cui hanno partecipato avvocati, magistrati e rappresentanti dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati, lancia un’idea notevole: creare una holding per gestire l’immenso patrimonio dei beni confiscati alle mafie che, secondo alcune stime, supererebbe i 30 miliardi di euro. Così facendo, verrebbe creata una sorta di “IRI 2.0” con la più alta concentrazione di capitale in Italia, maggiore di Assicurazioni Generali, Eni, Leonardo, Poste Italiane e Intesa San Paolo. Il numero uno dell’Eurispes ha affermato che "l’enorme patrimonio accumulato con le confische dei beni della criminalità organizzata e delle mafie deve essere messo a frutto e gestito con criteri manageriali, come si farebbe con una azienda o un insieme di aziende, facenti capo ad un unico soggetto finanziario". Una holding in tutto e per tutto.
Analizzando i dati forniti dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, a 2018 concluso, nei sistemi informativi risultavano 65.502 beni confiscati e/o sequestrati, nell’ambito di procedimenti giudiziari effettuati su tutta la penisola. Sono immobili (31,158), mobili registrati (14.479), beni finanziari (11.544), aziende (4.759) e mobili (3.562).
Fara ha aggiunto che "non è sufficiente confiscare i beni ai criminali, ma è necessario evitare che la ricchezza che quei beni possono rappresentare per la collettività vada perduta". Per questo motivo, è d’uopo promuovere qualsiasi intervento volto a reinserire questi beni nel circolo virtuoso dell’economia legale, rendendoli davvero produttivi. In ultimo, il Presidente dell’Eurispes ha affermato che "l'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha svolto, negli ultimi anni, un lavoro enorme, considerando la scarsità di mezzi e del personale a disposizione" e che "il Decreto Sicurezza si è fatto carico di potenziare l'organico dell'Agenzia con l'assunzione di nuovo personale". 
Questa proposta, evidentemente rivoluzionaria e densa di significato, andrebbe tenuta seriamente in considerazione, in vista di una maggiore valorizzazione di tutti quei beni che, ogni anno, vengono incamerati dall'Agenzia Nazionale dei beni confiscati.

Nessun commento:

Posta un commento