Buon risultato per la Calabria, prima in Italia
L’Industry Book 2019, stilato da UniCredit e riguardante
le varie tendenze, dinamiche concorrenziali, prospettive di crescita del variopinto
settore vitivinicolo nazionale, incorona la Calabria “Regina” per superficie coltivata a vite
biologica, ben il 51% del totale. La qualità del settore enologico calabrese è
confermata anche a fronte del 38% di produzione di vini Igp e Dop.
Il resoconto annuale realizzato
da UniCredit, diffuso poco prima dell’inaugurazione di Vinitaly 2019, evidenzia
che in Calabria la superficie di vigne a coltivazione biologica ha superato i
4.400 ettari. È evidente che, di seguito alla crescente domanda di vini biologici, la Calabria abbia risposto
presente, proseguendo l’espansione della coltivazione biologica della vite.
La regione è prima in Italia con il 51% della
superficie coltivata a vite biologica, con una crescita del 5,2% tra 2016 e
2017, seguita dalla Basilicata con il 49%. Invece, per quanto concerne la
qualità, nel 2018 quattro bottiglie su 10 (circa il 38% della produzione
regionale) sono vini con marchi Dop o Igp, totalizzando quasi 143 mila
ettolitri di prodotto. Di contro, lo scorso anno, la Calabria è giunta in
sedicesima posizione per quanto concerne i livelli di produzione vinicola, con
oltre 378 mila ettolitri, equivalenti allo 0,7% della produzione nazionale.
In definitiva, il risultato ottenuto dalla Calabria fa
ben sperare. Questo traguardo dimostra l’importanza della valorizzazione dei
prodotti tipici, quelli che rendono riconoscibile la Regione e che testimoniano
la bontà del lavoro dei Calabresi.
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