giovedì 18 aprile 2019

La bioeconomia equivale al 10% del Pil

Le startup si rivelano importantissime. Necessaria meno burocrazia.

La bioeconomia, cioè un’economia socialmente ed ecologicamente sostenibile, cresce in Italia, totalizzando due milioni di addetti e un valore della produzione di 328 miliardi di euro, ossia il 10,1% del Pil. Per mezzo di questi risultati, il belpaese riesce a competere a grandi livelli all’interno dell’Unione Europea, in particolare nei settori che utilizzano materie prime rinnovabili di origine biologica.
In questo panorama, le attrici protagoniste sono le startup innovative. Queste realtà, però, necessitano di maggiori investimenti e meno burocrazia per misurarsi su scala internazionale. La necessità di interventi di tal genere è evidenziata da “BioInItaly Investment Forum & Intesa Sanpaolo StartUp Initiative”, organizzata da Assobiotec-Federchimica, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cluster Nazionale della Chimica Verde Spring, per rendere possibile un incontro positivo con finanziatori.
Riccardo Palmisano, Presidente di Assobiotec-Federchimica, afferma che è “sempre più necessario insistere per creare un ambiente favorevole allo sviluppo della ricerca e dell'innovazione biotecnologica in Italia”. Inoltre, sempre secondo il numero uno di Assobiotec-Federchimica, è utile investire sulla crescita imprenditoriale dei ricercatori e sulle competenze di trasferimento tecnologico.
In ultimo, è d’uopo attuare operazioni di defiscalizzazione e di riduzione della burocrazia. Infatti, solo in questo modo, incentivi e innovazioni a parte, è possibile aumentare la competitività delle realtà italiane, esportando l’eccellenza del “made in Italy” in giro per il mondo.

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