Il Ministro Costa dà il via alla lotta alla plastica
È ora di combattere a viso
aperto contro la plastica. Per questo motivo il Consiglio dei Ministri ha
approvato il disegno di legge denominato “Salvamare”. Il Ministro dell’Ambiente
Sergio Costa annuncia la notizia su Facebook, dicendo “ce l'abbiamo fatta, è iniziata la
guerra alla plastica…siamo solo al primo passo, ma fondamentale”.
Quali sono i punti focali del ddl Salvamare?
Promuovere l’economia circolare, risanare l'ecosistema marino, sensibilizzare l'opinione
pubblica riguardo la necessità di non abbandonare i rifiuti in mare, la
corretta gestione dei rifiuti. Finalmente i pescatori non riceveranno sanzioni
per la “pesca” accidentale dei rifiuti, ma potranno portarli negli impianti
portuali di raccolta. Infatti, il ddl Salvamare si propone di disciplinare la
gestione e il riciclo dei rifiuti rastrellati dai pescatori con le reti durante
la pesca. Quindi, agli imprenditori ittici che riciclano i rifiuti pescati viene
riconosciuta una certificazione ambientale, che testimonia l'impegno per la salvaguardia
del mare. Inoltre, i rifiuti raccolto sono parificati a quelli prodotti dalle
navi, poi conferiti in impianti ad hoc in porto come deposito temporaneo. Il Ministro
dell’Ambiente, per favorire il riciclo della plastica, ha deciso di stabilire
alcuni criteri da seguire per rendere facile la classificazione dei rifiuti.
Un primo passo è stato compiuto, anche se bisogna
continuare su questo tracciato. La plastica infatti, come da me riportato in un
precedente articolo https://avapertisverbis.blogspot.com/2019/04/i-pesci-non-crescono-causa-delle.html, tende a scomporsi in pezzi piccolissimi, poi ingeriti da
varie specie marine. In questo modo, da un lato gli animali provano una sensazione
di “pseudo-sazietà”, che li spinge a non nutrirsi ulteriormente, dall’altro
questi elementi entrano nella catena alimentari. Con effetti devastanti.
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