martedì 19 febbraio 2019

Imprese, un risultato abbastanza positivo

Le Camere di Commercio prendono nota dei numeri: 348.492 nuove imprese (più di ottomila in meno dell’anno precedente) e 316.877 chiusure (circa seimila in più rispetto all’anno precedente).

Gli italiani continuano a impegnarsi nel settore imprenditoriale. Nonostante un’annata non “positivissima”, sicuramente meno favorevole del 2017, le imprese chiudono il 2018 con un saldo positivo tra aperture e chiusure, con una crescita dello 0,5%. Il risultato abbastanza positivo è stato frutto (quasi il 60%) anche di una buona prestazione del meridione e delle isole, che hanno segnato un bilancio positivo di circa diciottomila unità. Analizzando le quattordici Regioni che hanno conseguito un risultato migliore in termini assoluti, riscontriamo al primo posto il Lazio (+10.221), seguito da Campania (+7.866), Lombardia (+4.551), Puglia (+3.478), Sicilia (+3.293), Calabria (+1.387), Sardegna (+1.283), Toscana (+935), Abruzzo (+896), Trentino Alto-Adige (+500), Liguria (+421), Basilicata (+270), Molise (+212), Umbria (+128).       

Per quanto riguarda i settori, quelli con un maggior numero di imprese segnano un arretramento preoccupante: infatti, alle performances negative del settore manifatturiero, agricolo e delle costruzioni, già in negativo nel 2017, si aggiunge il settore commerciale con oltre seimila unità in meno. I restanti settori hanno chiuso il bilancio anagrafico in campo positivo. Inoltre, in termini assoluti, il settore più virtuoso è quello delle attività di alloggio e ristorazione, con ottomila imprese in più, seguito a ruota dai servizi professionali, tecnici e scientifici e le attività di noleggio e servizi alle imprese. Un altro risultato che lascia ben sperare proviene dalla sanità, cresciuta del 3,6%. Per quanto concerne l’artigianato, invece, il bilancio del 2018, con oltre tredicimila imprese chiuse, risulta peggiore di quello del 2017. Un trend davvero inquietante, che condanna in particolare le attività manifatturiere artigiane e i trasporti e magazzinaggio.

In definitiva crescono le società di capitale, mentre quelle individuali mostrano un leggero decremento. Come risolvere la situazione se non con un intervento politico deciso a favore delle nostre imprese? Attendiamo (si spera) buone nuove.





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