venerdì 15 febbraio 2019

Le "fake news": cosa sono e come riconoscerle.


Ultimamente, non di rado, è possibile sentir parlare di “fake news”: alla televisione, sui giornali, sul web e persino nel bar sotto casa. Ma le “fake news”, meglio note come “bufale”, non sono niente di nuovo. Infatti, creare notizie false ad hoc per confondere i nemici o veicolare maggior consenso attorno a sé sono pratiche obsolete. Se non fosse che, oggi a differenza di ieri, la presenza dei social network facilita la diffusione di tali notizie, rendendole virali in poco tempo. Perciò, considerato che la rete tende ad “amplificare” tali fenomeni, che si propagano grazie alle condivisioni, è utile conoscere qualche rimedio da mettere in pratica nel caso in cui aveste il sospetto di trovarvi di fronte ad una bufala. Ecco cosa fare!

·        CONSIDERA LA FONTE. Per capire se ti trovi di fronte ad una notizia falsa o meno, la prima cosa da fare è controllare la fonte. Leggi l’URL: se vedi un sito simile ma non uguale ad uno famoso (es. Cortiere della Sera, Retubblica, Il Ratto quotidiano, ecc.)  ti trovi di fronte ad una piattaforma che è fonte di notizie false.

·        LEGGI OLTRE IL TITOLO. Non fermarti al titolo: spesso l’inganno si può svelare subito dopo, leggendo ciò che segue.

·        CONTROLLA L’AUTORE. Cerca di capire se chi scrive è davvero chi dice di essere. Leggi la biografia e cerca di controllare se corrispondono al vero le notizie riportate.

·        RICERCA INVERSA DELLE IMMAGINI: vai su su Google Immagini e controlla l’immagine che consideri sospetta per scoprire se è relativa ad un altro evento o è stata già postata altrove.

·        CONTROLLA LA DATA. Spesso accade che una notizia non sia falsa, ma semplicemente si riferisca ad un altro fatto accaduto tempo addietro. Perciò, quando leggi un articolo, controlla sempre la data per assicurarti che la notizia sia “fresca” e non “riciclata”.

·        SI TRATTA DI SATIRA? È UNO SCHERZO? Spesso accade che le notizie palesemente assurde, strane o inverosimili siano frutto di scherzi o satira. Controlla se il sito in questione svolge attività di questo tipo.

·        CONSULTA ALTRI SITI. Spesso, ma non sempre, se una notizia è condivisa da più testate, potrebbe essere attendibile. Controlla se altri siti, che consideri affidabili, trattano quella notizia.

·        CONTROLLA I SITI DI FACT-CHECKING. Esistono dei siti che si occupano di debunking, cioè smentiscono notizie false, dichiarazioni esagerate, antiscientifiche o inventate ad hoc. Controllali spesso, in modo tale da confermare i tuoi dubbi

·        SEGNALA LE NOTIZIE FALSE. Una volta effettuate queste operazioni, se ritieni che una notizia sia falsa segnalala. È il modo migliore per far sì che venga eliminata.

·        CONDIVIDI SOLO NOTIZIE CHE RITIENI VERE. Condividi una notizia solo dopo aver esperito tutti i passaggi sopracitati. Non condividere notizie false, poiché rischi che si inneschi l'effetto “domino” e vengano condivise da tante altre persone.

Chi ha preso provvedimenti per limitare la diffusione delle “bufale” (fake news)? Google, ad esempio, ha deciso di contrastare i siti cosiddetti “acchiappaclick” bloccando la pubblicità sui propri domini. In Repubblica Ceca è stata istituita una “unità governativa” con lo scopo di contrastare eventuali influenze russe in campo informativo. In Italia era stata realizzata un’iniziativa di informazione (e formazione) per le scuole, grazie alla collaborazione tra MIUR e Camera dei deputati, che prevedeva la realizzazione di un decalogo (facilmente rintracciabile sul web) per riconoscere le notizie false e segnalarle senza perder tempo. Queste non sono altro che pochi esempi, giusto per capire l’interesse nei confronti della corretta informazione.

In ultimo, mi preme far conoscere l’esistenza dell’International Fact-Checking Day (https://factcheckingday.com/), celebrato il 2 aprile e promosso dall’International Fact-Checking Network di concerto con altre testate impegnate in questo ambito. Sul sito sopracitato è possibile reperire importanti informazioni al riguardo. Dai un’occhiata!


Foto tratta da humebrophy.com



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