mercoledì 27 marzo 2019

Un quarto di morti premature a causa dell’inquinamento

L’Onu rivela dati preoccupanti. Bisogna reagire.

Il Global Environment Outlook (Geo), opera delle Nazioni Unite, rivela che un quarto delle morti premature nel mondo è causato dall'inquinamento prodotto dagli uomini. Secondo quanto riportato nel resoconto, l'inquinamento, lo spreco di cibo, il consumo eccessivo, l’accelerazione della distruzione degli ecosistemi causano malattie, incrementano il divario tra stati ricchi e poveri e aumentano la fame nel mondo.

Analizziamo alcuni dati. Le emissioni di gas serra sono ancora troppo alte (https://avapertisverbis.blogspot.com/2019/03/e-ora-di-ridurre-le-emissioni-di-gas.html) e il clima non accenna a migliorare: allagamenti e siccità mietono vittime. Il rapporto Geo realizza una lista di emergenze sanitarie collegate all'inquinamento, evidenziando che le condizioni ambientali “causano approssimativamente il 25% delle malattie e della mortalità globali”. Ad esempio, nel solo 2015 circa 9 milioni di decessi. Ma il peggio non finisce qui. Infatti, l’assenza di acqua potabile decreta la morte annuale di 1,4 milioni di persone, a causa di malattie come la diarrea. (Ulteriori informazioni qui https://avapertisverbis.blogspot.com/2019/03/acqua-per-tutti-ancora-un-miraggio.html). Inoltre, le sostanze chimiche presenti nei mari causano effetti potenzialmente dannosi per più di una generazione.
In ultimo, il rapporto rivela che l'inquinamento atmosferico causa ogni anno tra 6 e 7 milioni di morti, molti più dei 180 mila morti ogni anno per le guerre (dato 2015, Il Fatto Quotidiano). È evidente che sarebbero opportune (e urgenti) azioni volte a modificare la situazione: infatti il dossier, con una nota allegata, si rivolge ai ai leader mondiali, chiedendo una “decontaminazione” del comportamento umano. Ad oggi, secondo l’Onu, la situazione sarebbe insostenibile.

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