La parola d’ordine è “diventare consumatori responsabili”.
L'Italia,
nella classifica per consumo di pesce, arriva all'ottavo posto. Perciò, alla
sedicesima edizione di “Fa' la cosa giusta”, la fiera del consumo critico e degli
stili di vita sostenibili, il WWF propone un banco digitale grazie al quale è
possibile simulare una situazione di acquisto. L’obiettivo? Diventare
consumatori consapevoli, questo è ciò a cui punta l’associazione. Ma partiamo
dal principio.
Come già ho
evidenziato, l’Italia è l’ottavo consumatore di pesce a livello europeo, con
quasi 30 chilogrammi di persona ogni anno (29,8 per la precisione), di cui il
60% circa è d’importazione. In questa situazione non brillante nasce l’idea del
WWF. Lo schermo touch, ideato dall’associazione ambientalista, fornisce risposte
idonee per realizzare consumi responsabili, quali conoscere gli obblighi
europei di etichetta (nome della specie, luogo di pesca, metodo, fresco o
surgelato, d'allevamento o di cattura, scadenza), puntare sul pescato locale,
scegliere secondo “stagionalità”, conoscere le taglie minime al di sotto delle
quali non è consentito vendere o acquistare pescato, e tante altre nozioni
basilari che è utilissimo conoscere. Perciò apprendere risulta estremamente semplice:
basta cliccare sullo schermo e aspettare la domanda.
Sara Savelli,
Sea Food Communication Officer di WWF Italia, si rivela soddisfatta di questo
strumento, che definisce come “un percorso che conduce fino allo schermo
interattivo dove si simula una situazione di acquisto al supermercato”. In
questo modo, ci si trova nel luogo in cui “i consumatori hanno potere”. Per
ulteriori informazioni è possibile visitare il sito pescesostenibile.wwf.it
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