La salute delle persone è sempre più in pericolo, considerata l’avanzata minacciosa del degrado ambientale. Difficile raggiungere i Sustainable Development Goals in tempi medio-brevi.
Il Global Environment
Outlook, un’analisi accurata circa le condizioni ambientali realizzata e
pubblicata dall’ONU in occasione della quarta assemblea Ambientale delle
Nazioni Unite in corso a Nairobi, è stata denominata “Healthy Planet, Healthy
People”, a mo’ di “memento” per rendere più evidente il nesso
funzionale che lega salute umana e salute ambientale. Questo resoconto, opera
di oltre duecento esperti provenienti da moltissimi paesi diversi, sostiene che
a causa degli inquinanti rintracciabili nei nostri sistemi di acqua dolce, la
resistenza anti-microbica potrebbe diventare una delle principali cause di
morte entro il 2050; inoltre, il rapporto sottolinea la necessità di numerosi
interventi per rinvigorire le misure di protezione ambientale, al fine di
salvaguardare specialmente regioni e città mediorientali, africane e asiatiche
che rischiano di aumentare il tasso di mortalità entro il 2050.
A ben vedere, il rapporto rimarca
che la comunità internazionale ha le conoscenze sufficienti per imboccare un
percorso di sviluppo sostenibile, nonostante sia assente l’intenzione “politica”
di virare verso questi modelli di sviluppo. Infatti, se i paesi del mondo
investissero il 2% del PIL in investimenti verdi, potrebbero garantire una
crescita sostenuta a lungo termine. Quali sono i consigli dell’Unep? Due su
tutti, ridurre gli sprechi alimentari e adottare diete a basso contenuto di
carne. Ma è necessario anche pianificare l’utilizzo del territorio e la
realizzazione di infrastrutture verdi, incrementare l’utilizzo di energie
rinnovabili e diminuire il consumo di plastica. Insomma, migliorare la
cosiddetta “governance”. Ma gli interventi politici, concernenti interi, potrebbero
ammontare a 54 trilioni di dollari.
Joyeeta Gupta e Paul Ekins, presidenti
del processo GEO-6, hanno affermato che “il rapporto mostra che
esistono le politiche e le tecnologie per creare nuovi percorsi di sviluppo che
evitino questi rischi e portino salute e prosperità, ma
ciò che
manca attualmente è la volontà politica di implementare politiche e tecnologie
a una velocità e livello sufficienti.” Ci auguriamo che i politici possano
acquisire consapevolezza nel più breve tempo possibile.
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